Il governo tedesco sarebbe in trattativa con l'amministrazione Usa per ottenere che le raffinerie controllate in Germania da Rosneft, il colosso statale russo del petrolio, vengano esentate dalle nuove sanzioni imposte da Washington per cercare di convincere Mosca a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo rivela la Bild, secondo cui le misure potrebbero portare, in particolare, alla chiusura di tre impianti: Miro a Karlsruhe, Bayernoil a Vohburg e Pck a Schwedt, nel Brandeburgo. E il fermo di quest'ultima raffineria potrebbe avere effetti devastanti, dal momento che fornisce prodotti petroliferi a tutto il Nord-Est del Paese, inclusa la capitale Berlino e il suo aeroporto internazionale, che rischia di ritrovarsi senza il necessario kerosene. "Il governo tedesco sta cercando di ottenere un'esenzione per Schwedt, come è stata ottenuta di recente quando furono introdotte le sanzioni britanniche", ha confermato Jan Redmann, presidente per il Brandeburgo della Cdu, il partito conservatore del cancelliere Friedrich Merz, "è una necessità urgente perché Schwedt fornisce carburante a molte pompe di benzina nella Germania dell'Est e all'aeroporto di Berlino". Secondo Redmann, l'impianto è "il cuore industriale dell'intero Nord Est" e "la sua chiusura sarebbe una catastrofe economica per l'intero Brandeburgo". Il consiglio di fabbrica della raffineria ha avvertito che se gli Usa non acconsentiranno alla richiesta del governo tedesco le operazioni della struttura dovranno essere interrotte.

