Ghislaine Maxwell, l’ex socialite britannica condannata negli Stati Uniti per traffico sessuale di minorenni, è tornata al centro dell’attenzione dopo aver presentato una nuova istanza legale con cui chiede la revisione o l’annullamento della sua condanna. La richiesta è stata depositata presso un tribunale federale di New York e si fonda, secondo quanto dichiarato dalla stessa Maxwell, sull’emergere di presunte irregolarità processuali e di elementi che avrebbero compromesso il suo diritto a un processo equo.
L’iniziativa arriva in una fase delicata, a ridosso della prevista pubblicazione di ulteriori documenti giudiziari e investigativi legati al caso Jeffrey Epstein, il finanziere statunitense morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di giudizio per reati sessuali. La possibile diffusione di nuovo materiale ha riacceso l’interesse mediatico e politico su uno dei più gravi scandali giudiziari degli ultimi decenni.
Ghislaine Noelle Marion Maxwell, nata nel 1961, è una cittadina britannica cresciuta in un ambiente di grande privilegio. È figlia di Robert Maxwell, potente magnate dell’editoria internazionale morto nel 1991 in circostanze mai completamente chiarite. Dopo la morte del padre, Ghislaine Maxwell si trasferì stabilmente negli Stati Uniti, entrando nei circuiti dell’alta società newyorkese. Negli anni Novanta divenne la più stretta collaboratrice di Epstein, con il quale intrattenne anche una relazione personale. Secondo le autorità statunitensi, Maxwell non fu una figura marginale, ma ebbe un ruolo attivo e continuativo nella gestione della rete di abusi.
Nel dicembre 2021, al termine di un processo federale durato diverse settimane, una giuria di New York ha riconosciuto Maxwell colpevole di più capi di imputazione, tra cui traffico sessuale di minorenni, trasporto di minori con fini sessuali e cospirazione criminale. Secondo l’accusa, Maxwell avrebbe reclutato, adescato e manipolato ragazze minorenni, alcune delle quali provenienti da contesti vulnerabili, per poi introdurle nell’ambiente di Epstein e facilitare gli abusi sessuali. Le testimonianze delle vittime hanno descritto un sistema strutturato, ripetuto nel tempo, e caratterizzato da coercizione, inganni e abuso di potere.
Le testimonianze emerse al processo hanno indicato che Maxwell partecipava direttamente al reclutamento delle ragazze. In diversi casi era lei a presentarsi per prima, offriva favori, denaro o promesse di opportunità, instaurando un rapporto di fiducia che precedeva l’abuso. Alcune vittime hanno raccontato che Maxwell si mostrava inizialmente come una figura “protettiva” o quasi materna, riducendo le resistenze e abbassando la percezione del rischio. Uno degli aspetti più rilevanti emersi dal processo è che Maxwell non si limitava a portare le ragazze da Epstein, ma contribuiva a creare un ambiente in cui gli abusi apparivano normali o inevitabili. Secondo più testimonianze giurate, spiegava cosa ci si aspettava dalle ragazze, partecipava a momenti preliminari agli abusi, in alcuni casi era presente nelle stanze dell'orrore immediatamente prima e dopo. Le prove hanno mostrato, inoltre, che Maxwell aiutava Epstein a mantenere il sistema nel tempo, anche attraverso la gestione dei contatti, il silenzio imposto alle vittime e la creazione di una rete in cui alcune ragazze venivano spinte a reclutarne altre.
Nel 2022 Maxwell è stata condannata a 20 anni di reclusione. Attualmente sta scontando la pena in un carcere federale negli Stati Uniti. Dalla condanna, Maxwell ha presentato diversi ricorsi, sostenendo di essere stata privata di un processo equo. Tra le contestazioni avanzate figurano la condotta di alcuni testimoni, il comportamento di un membro della giuria e l’interpretazione di accordi giudiziari precedenti che, secondo la difesa, avrebbero dovuto proteggerla da incriminazioni successive.
Tutti i principali appelli sono stati finora respinti, inclusi quelli presentati ai massimi livelli della giustizia federale. La nuova istanza depositata rappresenta quindi un ulteriore tentativo, giudicato da molti osservatori come giuridicamente complesso e con probabilità limitate di successo.